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Si può bere caffè prima di andare a dormire?

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Vi dice qualcosa la parola “1,3,7-trimetilxantina?” No? Forse perché la conoscete col suo nome commerciale, ossia “caffeina.

La caffeina è un composto chimico naturalmente presente nei chicchi di caffè, nelle foglie di tè, nei baccelli di cacao, nelle bacche di guaranà e nella noce di cola, oltre che in numerose bevande energetiche. Infatti, prerogativa della caffeina è proprio quella di stimolare il sistema nervoso centrale, di migliorare le funzioni cognitive e le performance fisiche in generale. In poche parole, la caffeina ha il compito di svegliarci, di darci energia e la giusta carica, tanto che per molti bevitori di caffè, sembra impossibile rinunciare ad una fumante tazzina di espresso al mattino.

Vi è la convinzione che il caffè incida negativamente sulla qualità del sonno, prolungando il tempo di addormentamento, riducendone, di conseguenza, il numero di ore effettive. Ma è proprio così?

La caffeina incide sul sonno?
Alcuni studi recenti effettuati da ricercatori della Florida Atlantic University e della Harvard Medical School hanno evidenziato come la caffeina non sia, in realtà, responsabile della cattiva qualità del sonno se assunta poche ore prima – solitamente 4 ore prima –  di addormentarsi. I colpevoli sono, invece, sempre loro: nicotina e alcol.

Bere caffè prima di coricarsi non comporta, dunque, una cattiva qualità del sonno. Tuttavia, ogni soggetto è a sé: la capacità di metabolizzare la caffeina dipende da individuo a individuo. C’è chi dorme tranquillamente dopo aver sorseggiato dell’ottimo espresso, e chi, invece, rigirandosi nel letto si maledice per aver ceduto ad un piccolo peccato di gola.

Il pisolino al sapore di caffè per sentirsi più energici: il coffee nap
I ricercatori della Loughborough University hanno addirittura evidenziato che bere caffè pochissimi minuti prima di addormentarsi – la cosiddetta “pennichella pomeridiana” – non solo migliora la qualità del sonno, ma rende il risveglio ancora più ricco di energia. Questo fenomeno si chiama coffee nap, cioè “pisolino da caffè” o “riposino alla caffeina”: basta bere una tazzina di caffè 20 o 30 minuti prima di appisolarsi per svegliarsi più energici.
Caffè + pisolino pomeridiano dopo possono sembrare una strana combo, ma in realtà l’efficacia di questo connubio ha una spiegazione scientifica.
Secondo l’American Association of Sleep Medicine, la caffeina per arrivare al cervello e avere effetto deve prima attraversare il tratto gastro-intestinale e poi entrare nel flusso sanguigno. E per farlo ci impiega circa 20-30 minuti. Sfruttare questo lasso di tempo facendo un breve sonnellino è un tempo giusto per svegliarsi proprio mentre il corpo inizia a reagire al caffè.
Tuttavia, per evitare che il coffee nap influisca sulla qualità del sonno notturno, l’orario più adatto è entro le 15.

Si può o non si può bere caffè prima di dormire?
La risposta è: dipende.
Anche se è stato dimostrato che non vi è alcuna correlazione tra assunzione di caffè e cattiva qualità del sonno, ci sono molti fattori che influenzano l’azione della caffeina. Tra questi: l’età, i livelli di sensibilità al caffè, la quantità di caffeina consumata ogni giorno e fattori genetici. Ad esempio, gli anziani hanno una minore tolleranza alla sostanza, mentre i bevitori abituali di caffè riscontrano meno problemi.
Come per ogni cosa, non bisogna eccedere. Il limite consentito dai medici resta fermo sulle 3 tazzine al dì.

Il consiglio è di ascoltarsi sempre: nessuno, meglio di noi stessi, conosce i propri ritmi biologici. Se i tempi di addormentamento vengono prolungati, se il sonno diventa un incubo e quindi la tua energia al mattino è pari a 0, allora bisogna tassativamente eliminare l’abitudine di bere caffè prima di addormentarsi.
E se proprio di sera non si riesce a rinunciare al suo aroma e al suo profumo inebriante, la soluzione è una: un decaffeinato.

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