Il caffè è una passione per molte persone. Molti però si chiedono da quale età è possibile incominciare a bere questo tipo di bevanda. In particolare, ci si chiede soprattutto se i bambini possono consumare il caffè. La scienza si è occupata della questione, cercando di capire quali sono gli effetti della caffeina sui più piccoli. I risultati sono stati diversi e hanno dato luogo ad una serie di dibattiti.
In questo articolo cercheremo di capire quali sono le età giuste per iniziare a bere il caffè e quali invece quelle in cui bisogna evitare. Inoltre, vedremo anche quali possono essere le alternative alla bevanda per i più piccoli.
L’assunzione di caffè per i bambini fino a 6 anni
Gli esperti sconsigliano categoricamente di far assumere caffè ai bambini con un’età inferiore ai 6 anni. La caffeina, infatti, negli adulti non provoca alcuna conseguenza, ma nei bambini in questo periodo della vita può impattare negativamente sul sistema nervoso e cardiaco, aumentando il rischio di acidificazione della stomaco e di una diminuzione della capacità di digestione delle proteine. Questo accade perché i bambini in questa età non hanno ancora gli enzimi necessari per assumere la sostanza. Ancora più grave è l’assunzione nel caso dei neonati, che può addirittura provocare problemi cardiaci e grave tachicardia.
Assunzione di caffè per i bambini oltre i 6 anni
Un discorso diverso riguarda invece i bambini che hanno superato l’età dei 6 anni. In questo caso l’assunzione di caffè è possibile ma solo se si rimane entro certi limiti. Può bastare infatti un assaggio di qualche goccia facendo intingere il dito all’interno di una tazzina. In genere, il sapore amaro che caratterizza il caffè tende a non piacere ai più piccoli, per cui è probabile che non ne avranno più il desiderio.Verso i 10 anni, invece, si può iniziare anche a macchiare il latte con qualche goccia.
Assunzione di caffè per i bambini oltre i 12 anni
Una volta superati i 12 anni si può iniziare a bere il caffè, magari introducendolo nella dieta in modo graduale. Nella fase pre-adolescenziale, infatti, aumentano le capacità di assimilazione della sostanza. Ad ogni modo, la dose consigliata è quella di una tazzina al giorno, per un massimo di 45 mg. Bisogna però ricordarsi che la caffeina è presente anche in altre bevande, come ad esempio nel tè, negli energy drink o anche in molti alimenti, come ad esempio nelle merendine. Per questo motivo, è bene ponderare con attenzione la quantità complessiva quotidiana. Infine, bisogna tenere in considerazione anche il peso corporeo del bambino, calibrando le dosi di caffeina anche in base a questo fattore.
Ricapitolando, bisogna evitare assolutamente di far assumere il caffè ai bambini con un’età fino ai 6 anni. Oltre questa età e fino ai 12 anni è possibile iniziare a fare assaggiare la bevanda in piccolissime dosi la sostanza ai bambini, mentre invece dai 12 anni si può iniziare anche a bere una tazzina al giorno.
Quale tipo di caffè bisogna far assumere ai bambini
Abbiamo visto quindi quali sono le età giuste per iniziare a bere il caffè e le rispettive quantità. Bisogna ora chiarire quale tipo di caffè si può far assumere ai più piccoli. Per i ragazzi in fase pre-adolescenziale può essere una buona idea realizzare un buon cappuccino, sempre facendo attenzione che durante la giornata non si assumano altri tipi di bevande con sostanze eccitanti. A tal proposito, è opportuno anche leggere con attenzione tutte le etichette.
Molti si chiedono se i bambini possano assumere il caffè decaffeinato, invogliati dal fatto che al suo interno non ci sia caffeina. In realtà, gli esperti sconsigliano vivamente l’assunzione di questo tipo di caffè per i più piccoli, poiché può causare molti danni. Ciò è dovuto al metodo di estrazione della tipologia di caffeina che lo rende particolarmente pericoloso per i bambini.
Molto meglio invece puntare su alcune alternative valide, sempre solo per i bambini che hanno raggiunto i 12 anni di età. Tra queste rientrano ad esempio il ginseng, il tè o l’orzo. Nel caso del caffè all’orzo, però, bisogna controllare se al suo interno sia presente comunque una percentuale di caffè e inoltre deve essere orzo pure naturale al 100%.