In occasione del 171 esimo compleanno di Angelo Moriondo, Google ha dedicato un doodle all’inventore della macchina per il caffè espresso. Sebbene il suo nome non dica molto ai più, è proprio a lui che si deve una delle abitudini più diffuse nel nostro paese. Scopriamo insieme qual è la storia di Moriondo.
Angelo Moriondo: chi era
Angelo Moriondo nasce il 6 giugno 1851 a Torino in una famiglia di imprenditori. Il padre, insieme a un fratello e a un cugino, erano i fondatori e i proprietari della fabbrica di cioccolato Moriondo & Gariglio. Angelo si impegnò sin da subito in campo imprenditoriale, facendo successo nel settore alberghiero e della ristorazione. Intanto, prese in sposa Sinforosa Omegna, dal cui matrimonio nacquero Giacomo, Caterina, Margherita ed Antonio.
L’invenzione della macchina espresso
Ma come arriva Moriondo all’invenzione della macchina espresso? Siamo alla fine dell’800, quando Angelo, in uno dei suoi hotel di proprietà, il Grand-Hotel Ligure di piazza Carlo Felice di Torino, ha un’intuizione geniale. La preparazione del caffè fino ad allora richiedeva molto tempo e Moriondo iniziò a pensare alla creazione di una macchina in grado di velocizzare la realizzazione della bevanda.
Il capoluogo piemontese all’epoca era una città in pieno fermento. Non erano rare manifestazioni ed esposizioni in cui venivano presentate le innovazioni più importanti. L’Esposizione del 1884 rappresentò un’occasione di riscatto della città, dopo aver perso il titolo di capitale d’Italia, passato prima a Firenze e poi a Roma. Fu proprio in questo evento che venne presentata la prima macchina da caffè espresso moderna, all’interno di uno stand allestito dallo stesso Moriondo.
Il 16 maggio 1884 Moriondo registrò ufficialmente il brevetto. La registrazione, effettuata al Vol. 33, n. 256, recitava così:
“Attestato di privativa industriale, per sei anni, a datare dal 30 giugno 1884, rilasciato al signor Moriondo Angelo, a Torino, per un trovato che ha per titolo: Nuovi apparecchi a vapore per la confezione economica ed istantanea del caffè in bevanda. – Sistema A. Moriondo“
Ma in cosa consisteva l’invenzione di Moriondo? Si trattava di un apparecchio a forma di campana in rame e in bronzo, alto all’incirca un metro e formato da una caldaia verticale e un sistema di tubi, attraverso il quale venivano impiegate l’acqua e il vapore per la realizzazione del caffè.
In realtà, la costruzione della macchina non fu opera del solo Moriondo. Quest’ultimo infatti fu affiancato dal meccanico Martina. La macchina venne presentata anche all’Esposizione Generale del Valentino, dove venne allestito un piccolo chiosco nel quale poter assaggiare il caffè. Nel giro di poco tempo, l’invenzione di Moriondo attirò l’attenzione di tutti. Sul settimanale dell’Esposizione uscì anche un articolo dedicato a lui e alla sua macchina:
«Caffettiera degna d’essere presa in seria considerazione è quella esposta in apposito chiosco vicino all’entrata della Galleria dell’Elettricità dall’inventore signor Moriondo, padrone del Caffè Ligure e da lui tenuta in esercizio. È una curiosissima macchina a spostamento con cui si fanno trecento tazze di caffè a vapore in un’ora (proprio a vapore). Si compone di un cilindro o caldaia verticale che contiene 150 litri d’acqua la quale vien messa in ebollizione da fiammelle di gas sotto il cilindro, e per mezzo del vapore con una complicazione curiosissima di congegni si fanno in pochi minuti 10 tazze di caffè in una volta o, una sola tazza se volete. È la caffettiera portata al suo massimo sviluppo, ridotta quasi ad essere pensante, e se Redi che ce l’aveva contro “l’amaro e rio caffè” tornasse in vita a vedere come il mondo si preoccupi più del caffè che della poesia, più delle caffettiere che dei poeti.»
Nonostante lo spirito imprenditoriale, Moriondo non avviò una propria produzione della macchina espresso e la sua commercializzazione.
Moriondo morì il 31 maggio 1914 nella casa di campagna di Marentino a 62 anni. Il 6 giugno 2022 avrebbe compiuto 171 anni e per l’occasione Google ha deciso di festeggiare l’imprenditore con un doodle, ovvero delle variazioni del logo fatte in una data particolare. Il doodle dedicato a Moriondo è stato disegnato dalla graphic designer Olivia When, che in passato aveva già realizzato altre opere per il motore di ricerca.