Caffè brasiliano: cos’è e come si prepara

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Il Brasile, oltre ad essere il più grande produttore di caffè al mondo, è anche il secondo più grande consumatore della bevanda. In particolare, secondo i dati dell’Associazione dei coltivatori di caffè di Brasile (ABC), il consumo annuo per persona è di 5,81 kg.

Non è un caso quindi che in questo paese siano nate numerose varianti della bevanda. Tra le più note vi è proprio il Caffè brasiliano, una tipologia caratteristica ed esteticamente suggestiva diffusa in tutto il mondo. In seguito vedremo in cosa consiste nello specifico il caffè brasiliano e come si prepara.

Storia del caffè in Brasile

L’arrivo e la diffusione del caffè in Brasile risale a soli pochi secoli fa, precisamente nel ‘700, grazie ad un diplomatico portoghese. In particolare, il diplomatico, secondo alcune fonti storiche, aveva una relazione con la moglie del governatore della Guyana Francese, la quale gli regalò una composizione floreale del paese che conteneva chicchi di caffè. Da qui, il diplomatico portò il caffè in Brasile, all’epoca colonia portoghese. Fin dal primo momento la sostanza si diffuse tra i brasiliani, così come anche la bevanda che ne derivava, la quale divenne una vera e propria istituzione con gli anni. Ancora oggi infatti è tradizione nel paese offrire nei ristoranti il caffè al termine di un pasto gratuitamente.

Caffè brasiliano: proprietà

Come dicevamo, tra le varianti di caffè che più hanno trovato diffusione in Brasile c’è sicuramente il caffè brasiliano, che non deve essere confuso con le varietà brasiliane, come ad esempio il Catimor, Caturra, Bourbon e Typica. Si tratta infatti di bevande molto diverse che prevedono anche un differente tipo di preparazione.

Viceversa, il caffè brasiliano viene preparato con lo stesso procedimento di un classico espresso all’italiana con circa 30 ml di quantità, a cui si aggiunge il latte schiumato, lo zucchero, baileys e il cacao amaro, al fine di ottenere una bevanda stratificata da servire all’interno di un bicchiere trasparente.

Il caffè brasiliano è caratterizzato da un aroma e un corpo molto particolare, grazie alla vendemmia. Inoltre, il corpo risulta essere più magro in confronto agli altri caffè tipici del continente. Rispetto anche ai caffè tradizionali è caratterizzato da un livello di acidità più basso, grazie al quale è possibile berlo in ogni momento. Tuttavia, bisogna specificare che un elevato livello di acidità non è necessariamente sinonimo di una cattiva bevanda.

Negli anni sono nate anche altre varianti della bevanda, ognuna delle quali è caratterizzata da specifici fattori.

La ricetta del Caffè Brasiliano

Il caffè brasiliano, quindi, è una vera e propria bontà, diffusasi negli anni non solo nel paese di origine, ma anche nel resto del continente e in tutto il mondo. Ma come si prepara questa bevanda? Realizzare il caffè Brasiliano è molto semplice e, seguendo i consigli che daremo in seguito, lo si può preparare con facilità anche in casa. L’importante però è procurarsi gli ingredienti giusti. Innanzitutto, il caffè deve essere una miscela ricca di arabica brasiliana. Ecco invece gli altri ingredienti:

● 1 cucchiaino di zucchero

● mezzo bicchierino di liquore

● latte q.b.

● cacao amaro in polvere q.b.

Il primo passo per preparare il caffè brasiliano consiste nel montare il latte per ricavare la spuma leggera, che non deve essere troppo densa. Dopodiché bisogna prendere il bicchiere e versarci dentro lo zucchero e la spuma di latte, per poi mettere all’interno anche liquore e caffè, che deve arrivare al fondo della tazzina. A questo punto, basta solo una spolverata di cacao amaro e la bevanda è pronta.

In realtà, ci sono anche altri metodi per preparare il caffè brasiliano. Ad esempio, si può rimuovere il liquore e realizzare una variante analcolica. In alternativa, si può anche prepararlo con il caffè filtro, una metodologia che permette di ottenere una bevanda davvero unica e molto dolce. Inoltre, consente anche di fornire un maggiore corpo all’aroma dei chicchi.

Il caffè brasiliano però si presta benissimo anche a tutte le sperimentazioni possibili, per cui con un po’ di fantasia e di creatività è possibile realizzare anche delle ricette tutte personali e gustare una bevanda preparata in totale autonomia.